lunedì 23 dicembre 2013

Roberto Quaglia e Massimo Mazzucco.

Nel maggio 2003 iniziai ad usare un computer e mi tuffai a nuotare tra le informazioni dei siti web.
La mia più inveterata passione era la "Science-fiction" o Fantascienza come si dice in Italia dopo la pubblicazione dei libri della serie di Urania.
Mi imbattei subito nel sito della rivista "Delos". E il primo autore di cui lessi qualcosa sul sito fu tale Roberto Quaglia, che per altro non avevo mai sentito neppure nominare. Scriveva della sublimazione del pensiero stocastico grazie alla nascita, assai recente, di internet e dell'epidemia che da ciò stava per esplodere sul pianeta.
Mi intrigò subito sia per ciò che raccontava sia per come lo faceva. Per me era nuovo ed appagante ma soprattutto, mi resi conto che con quell'articolo descriveva le potenzialità di internet ed i suoi pericoli. Per l'inesperto neofita che lo stava leggendo fu un buon insegnamento.
Nulla di paragonabile all'informazione che mi comunicò ciò che lessi subito dopo. Mi cambiò semplicemente la vita. Iniziò allora il mio processo di trasformazione che mi ha reso ciò che sono ora.
Da un individuo che sapeva solo intuitivamente di essere circondato da menzogne ad un altro individuo che cercava risposte a dubbi politico-filosofici cui non aveva potuto per troppo tempo dare risposte fattuali.
L'articolo (recuperato oggi) era questo. Parlava dei fatti dell'11 settembre 2001.
L'incipit scritto da Quaglia:

"Avviso ai naviganti.
Questa è una rivista di fantascienza. Questo è un articolo di fantascienza. Ciò che segue è pura speculazione, e quindi non è vero. Nessun tribunale lo ha certificato vero. Nessun giornalista lo ha scritto. Nessun telegiornale lo ha detto. Quindi non è vero. Non sostengo che per contro sia falso. Consideratelo come il gatto di Schrödinger, una creatura contemporaneamente e paradossalmente sia viva che morta, sia vera che falsa, sino al momento in cui qualcuno andrà davvero a controllare come stanno le cose. Oppure, se questo vi riesce problematico, fate semplicemente così: non credete una singola parola di ciò che da questo momento in poi segue, e godetevi il viaggio nel paese delle meraviglie facendo bene attenzione al paesaggio."

Ricordo che pensai, dopo la prima lettura: questo è esplosivo innescato!
E mi misi ad attendere le "inevitabili" denunce della sinistra italiana e mondiale a ciò che avevo appena letto. Sto ancora aspettando, ovviamente.

Subito dopo, nel cercare di grattare il prurito che Quaglia mi aveva comunicato,  incontrai Massimo Mazzucco ed il suo sito "luogocomune".
Il percorso che ho fatto grazie alla frequentazione di Mazzucco, blogger-fotografo -regista, è stato lungo e complesso. Mi stavo ponendo da giorni la domanda di come introdurre su questo blog quello che ritengo essere stato un grande compagno di esperienze quando è avvenuto un fatto che mi ha risolto la cosa.
E' appena rientrato in Italia dopo aver vissuto per quasi 20 anni a Los Angeles negli USA. Ha tenuto la sua prima conferenza da "re-immigrato" a Vittorio Veneto il 13 dicembre scorso. Qui sotto il video diviso in due parti.

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