lunedì 6 gennaio 2014

Mark Lombardi

La ricerca di informazioni su fatti e persone richiede tempo e pazienza.
Internet e i suoi milioni di siti web solo apparentemente ti semplificano la vita.
Digitate tre o quattro parole nel motore di ricerca usando anche parole a caso specifiche o generiche e date l'invio.
Vi appariranno sempre alcuni milioni di risultati qualsiasi concetto o ipotesi abbia partorito la vostra fantasia. Da qui comincia la ricerca vera e propria, accettando di leggere il più possibile, soprattutto ciò che di primo acchito appare ridicolo od inattendibile, in quanto è proprio in pubblicazioni che siano sorprendenti ed inaspettate che si può trovare ciò che si cerca.

Beh, le cose a volte vanno un po' diversamente. Se mi capita, ad esempio, di cercare un filmato che so esistere e non ne trovo traccia, immediatamente ciò che era ricerca rituale diventa attenzione totale che ha come primo effetto un totale "smarrimento" del tempo. Nel senso che possono passare ore come fossero minuti e dimentico persino l'amica bionda col filtro...

Mi telefona un caro amico come me ricco di domande in cerca di risposte, certe o ipotetiche che siano.
Mi dice quasi subito: hai mai sentito nominare Mark Lombardi?

venerdì 3 gennaio 2014

2001/2013, CRONACA E STORIA.

 La notizia dell'arresto avvenuto tra il 30 ed il 31 dicembre scorso di Spartaco Mortola, Giovanni Luperi e Francesco Gratteri mi costringe a compiere un percorso di memoria a cui, spero, vorrà partecipare il mio assiduo lettore.

Ci sono eventi di cronaca così eclatanti che diventano Storia.
Quando questi eventi si concentrano in un lasso di tempo limitato, magari dodici mesi, per semplificazione si parla di "anno storico", di quelli che impongono a gran parte dell'umanità una svolta radicale e permanente.

2001.

Intanto cominciò a parlarne il regista americano (naturalizzato inglese) Stanley Kubrik nel... 1968 col suo visionario (o ben informato) "2001: Odissea nello Spazio".
La splendida ed enigmatica scena finale che vede il protagonista umano Bowman (traduzione: uomo che si inchina, a chi?) davanti al monolito, steso in un letto in una splendida e apparentemente impropria stanza in stile settecentesco, vede il proprio invecchiamento, la propria morte e la propria rinascita.
Qualcuno scrive: "... rinasce in forma di feto cosmico, il "Bambino-delle-stelle" ("Star-Child" in lingua originale), che in un istante si riporta nello spazio terrestre scrutando dal cielo la nostra Terra, cogitabondo. Si intuisce che l'astronauta David Bowman ha subito una accelerazione evolutiva diventando un essere superiore estremamente evoluto."
Non so se questa interpretazione è ciò che voleva dire Kubrik, ma è certo che il regista volesse indicare comunque la nascita di un essere diverso e con prospettive assai diverse dal pre-esistente. Data evento: 2001 prevista nel 1968. Certo un puro caso.

Provo ad entrare nella realtà della cronaca del 2001...(segue)

giovedì 2 gennaio 2014

Giorgio Gaber - Il tutto è falso

Leggendo i commenti ai video di Giorgio Gaber pubblicati su YT si comprende immediatamente quale sia una delle malattie di fondo che hanno depotenziato la mente dell'uomo medio contemporaneo. 
Viene scritto: - è stato un precursore - era un profeta - era un visionario che ha descritto il futuro divenuto ora il nostro presente...
Nulla di non condivisibile, direte giustamente voi...
Se non che mi sembra di cogliere una sorta di sorpresa attonita in chi scopre tanta "verità" in testi e pensieri vecchi di dieci o venti anni, dimenticando, ad esempio che i maggiori filosofi che l'umanità ha espresso sono vissuti da 2300 a 2500 anni fa... Socrate, Platone, Aristotele...
Sarà difficile per l'umanità anche futura partorire pensieri così complessi e completi.
In pratica, si coglie un sottile e malcelato senso di scontata superiorità del pensiero contemporaneo rispetto a quello dei nostri predecessori anche solo di pochi anni. Nulla di più comicamente errato!
La discriminante, in ogni epoca storica, fu avere o non avere un meccanismo di pensiero omologato dal perbenismo del momento, l'"essere o non essere" del principe danese Amleto in fondo sottolinea anche questo aspetto.
Fino a 2200 anni fa il termine "persona" stava ad indicare la "maschera teatrale o la faccia" e non voleva sott'intendere il concetto di "individuo" .
Se ardi dal bisogno di essere un uomo libero e non una semplice "maschera teatrale" le cose le devi capire davvero, essere fuori dal coro e diventare, in questa società, un paria prima deriso e mal sopportato e poi conclamato profeta.

Insomma, il problema in ogni epoca è sforzarsi di capire come stanno davvero le cose rifuggendo dai comodi, perché dominanti, pessimi maestri per rifugiarsi in nicchie di ricerca che un po di luce te la garantiscono assieme a tanta, tanta solitudine e/o denigrazione.
Giorgio Gaber il suo percorso alternativo in solitario lo aveva fatto eccome!

Nel tono pacato che usa per "urlare" che -il tutto è falso- ci sono mille emozioni e una disperazione consapevole per l'intera umanità carica di vera e profonda "pietas". Cioè, amore e rispetto per il prossimo. Anche, e soprattutto,  quando per dimostrarlo dava un calcio al fondoschiena di ogni suo singolo ascoltatore.





mercoledì 1 gennaio 2014

Ignoranza. Su banche e terremoti, oltre che sul resto.

Ricordo che mia nonna era solita commentare, con un volto impassibile, ciò che pensava di una amica che aveva appena fatto visita a lei ed alla sorella nel loro "laboratorio" di camiciaie post belliche e pre "boom" economico, con una affermazione che non ho mai dimenticato:  "benedetta ignoranza".
A volte diceva: "beata ignoranza", ma in questo caso l'affermazione era rivolta a noi bambini e voleva quasi sottolineare una sorta di stato magico o di grazia in cui pensava vivessimo noi cuccioli d'uomo.
Ma se diceva "benedetta" sembrava attribuire una sorta di patentino di stupidità, magari affettuosa ma inequivocabile.

"Benedetta ignoranza
ti vidi mascherarti da sapienza,
ma sapiente è di niente
chi della vita non segue la corrente.

Benedetta ignoranza
ti abbeveri ad acquitrino mesto
frutto malato di un vil pretesto."

(Da una poesia di Cleonice Parisi).


Cambio lira italiana-euro e diritti sovrani. Una favola.

Se io morissi oggi e domani si scoprisse, murata in un caminetto di casa mia, una cassetta con 800 milioni in lire italiane… cosa ne potrebb...