sabato 14 dicembre 2013

Persona dell'anno.

L'altra sera ho avuto la ventura di partecipare all'inaugurazione di una mostra d'arte nella galleria di un ottimo architetto riminese (ma no? e chi se ne frega.)
Ad un certo punto, davanti ad una opera che voleva evocare papa Francesco, mi è venuto da commentare con il gruppetto di persone attorno a me:
"Ha proprio ragione Crozza, sembra che questo papa abbia un ufficio marketing molto efficiente e di successo. Adesso poi che "Time" gli ha assegnato il premio di "Persona dell'anno", parleranno di lui anche interrompendo quel moloch inviolabile che sono le pubblicità commerciali..."
"Per me Time ha fatto bene - mi ha subito risposto uno - Papa Francesco è davvero il personaggio pubblico più positivo di questo secolo. L'unico vero portatore di luce e speranza su questo pianeta sull'orlo dell'abisso..."

Lo guardo negli occhi per capire se sta parlando sul serio. E' serio e convinto.
Avrei voluto potergli infilare i testicoli in una morsa da carpentiere, invece gli ho risposto: "...già, portatore di luce...che come lei saprà in latino si traduce con "lucifer"...
Ma certo lei non voleva dire questo..."


Una morsa da carpentiere, seppur immateriale, sembrava fosse all'opera sulle gonadi del mio interlocutore che mi guardava con una smorfia di doloroso disgusto.
Strano come certe conversazioni prendano subito l'aspetto di mischie tra gatti.

"Ma mi faccia il piacere...! - mi dice vincendo il dolore e guardandomi con commiserazione - Mi dimostri che Francesco non è il personaggio migliore che come cattolici e come abitanti di questo pianeta ci potesse capitare..."

Ancora non ho deciso se ho voglia di continuare la conversazione, ma sento la mia voce rispondere.
"Beh, scusi, ma dovrebbe essere lei a dimostrare a me che lo è, visto che sostiene quella tesi."
Felice di poter rimuovere la morsa di cui sopra si getta in una elencazione rapida e vagamente celebrativa delle numerose prese di posizione del suo pontefice.
"...del resto la chiara segnalazione di una rivista non cattolica, laica e non di parte, come Time, è lì a dimostrare che Francesco sia indubbiamente la miglior persona che Dio potesse mandare a rappresentarlo ed a salvarci!"
Avrei deciso di non rispondergli ma di nuovo sento la mia voce fagli eco.

"Plausibile che un cattolico la pensi così, anche se mi piacerebbe vi chiedeste anche voi che senso abbia che un gesuita, per la prima volta nella storia, diventi papa. Il papa nero, un guerriero di Gesù che viene posto al vertice della chiesa cattolica. E' una anomalia storica curiosa e, per un laico, inquietante. Perché basta scorrere la storia dei gesuiti per capire che il termine "guerrieri" non è affatto da prendere come retorico o allegorico. Ma lasciamo perdere questo, se mai vorrà approfondire questo aspetto vediamoci altrove in un altro momento (che stupidaggine, non ti interessa minimamente farlo), piuttosto, è certo di ciò che dice sul senso della scelta di Time?"

"Si capisce, si capisce, si capisce" - ripete in modo irritante e col tono di Brunetta.

"Beh, è strano, perché basterebbe scorrere l'elenco dei premiati come persone dell'anno da Time dal 1927 ad oggi per farsi venire qualche dubbio. Nella scelta di Time NON vi è affatto un giudizio di merito, tutt'altro. A meno che lei non consideri personaggi positivi e salvifici tipi come Haile Selassie I, Chiang Kai-shek, Adolf Hitler (premiato 2 volte), Joseph Stalin (2 volte), i Combattenti americani (più volte), Mohammad Mossadeq, John Foster Dulles, Lyndon B. Johnson (2 volte), il generale delle truppe in Vietnam William Westmoreland, gli americani medi (!), Richard Nixon (2 volte), Henry Kissinger, Den Xiaoping (2 volte), Ayatollah Khomeini, Ronald Regan (2 volte), George H.W. Bush, Bill Clinton (2 volte al vertice negli anni della fellazio), George W. Bush (2 volte), Rudolph Giuliani, Vladimir Putin, Ben Bernanke e via elencando..."
La mandibola del mio ascoltatore è leggermente cadente.

"No caro amico, quel premio, è concepito in modo assai più logico e prosaico per premiare coloro che hanno fatto vendere più copie. Coloro che hanno scatenato l'interesse morboso dei lettori americani con il loro pensiero e le loro opere. Nient'altro che una vera e propria "stock option" per premiare chi ha promosso e permesso un incremento delle vendite.
Il premio alla persona dell'anno è una vera e propria icona del dio più di moda: il dio profitto."

Tacciamo guardandoci negli occhi come due felini arruffati.
"Comunista!" - dice. "Scimmia!" - dico.
Dopo qualche secondo e contemporaneamente ci giriamo da un lato e ci avviamo, in direzioni opposte, verso le opere d'arte successive.







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